1995
mostra itinerante “A la Castiglioni”
allestimento della mostra itinerante “A la Castiglioni” Centre d’art
Santa Monica Barcellona (marzo) pizzale Italia salone del mobile fiera Milano (aprile 1996) galleria d’arte moderna e contemporane Bergamo (luglio 1996) Vitra Design Museum Weil am Rein (gennaio 1997) Living Design Center Ozone Tokyo (marzo 1998) Niitsu Museum of Art , Niitsu (giugno 1998) De Beyerd Museum Breda (ottobre 1998) ( con Hikaru Mori – Tokyo e Niitsu)
La città-capitale catalana celebra Achille Castiglioni designer, conferendogli il premio Barcelona Disseny 1995, alla sua seconda edizione, e inaugura al Centre d’Art Santa Monica la prima tappa della mostra a la Castiglioni. Come in occasioni precedenti, è Castiglioni a ordinare e allestire se stesso. Dalla facciata dell’edificio, situato alla fine della Rambla, emergono una serie di grandi indicazioni rosse, riportanti il titolo della mostra mentre sull’entrata troneggia una inusitata firma, la gigantografia degli occhi di Achille. All’interno, in una galleria di dimensioni ridotte, che circonda la corte centrale, Castiglioni introduce il lavoro svolto da solo o con il fratello Pier Giacomo, utilizzando teli bianchi accostati (alti 3m) che, disposti per tutta la lunghezza dell’anello, riproducono in scala reale i contorni dei pezzi progettati (mobili e oggetti). 11 Taraxacum ’88 – di più dimensioni – scendono a differenti altezze nel cavedio dell’ampia scala a U, accompagnando il visitatore dal viaggio bidimensionale al piano terreno, dedicato alle produzioni. La corte a tutt’altezza è occupata da tre piccoli teatri colorati, con le ricostruzioni degli ambienti realizzati dai Castiglioni nel corso di 27 anni, in tre importanti occasioni dedicate al tema dell’abitare contemporaneo (Colori e forme della casa d’oggi a villa Olmo, Como 1957; La casa abitata a palazzo Strozzi, Firenze 1965, Exhibition of Italian Design a palazzo Sogetsu, Tokyo 1984). Al centro, divani Hilly si espongono e al tempo stesso fanno da postazione per l’osservazione delle sorprendenti stanze; proseguendo, una saletta laterale colorata di blu ospita, in una gigantesca bacheca luminosa (lunga 10m), una selezione di oggetti di uso domestico (prodotti dal 1954 al 1995), mentre alle estremità, due elementi ottagonali, a sezioni triangolari specchiate, contengono la scelta degli apparecchi luminosi, fertile terreno d’indagine dei progettisti.