1991
mostra “Ignazio Gardella progetti e architetture” MI
Allestimento della mostra “Ignazio Gardella progetti e architetture”
PAC Milano (con N.Marras grafica Lapiswerk)
Ideato da Ignazio Gardella tra il 1947 e il 1953, il Pac di Milano ospita una mostra sulle architetture del proprio progettista. Chiamato a curarne l’allestimento, Castiglioni utilizza questo momento di temporanea interpretazione dello spazio come occasione irripetibile per realizzare un intervento permanente, il ripristino della controsoffittatura, rimossa molti anni prima a causa della difficile manutenzione. Desiderata e approvata dallo stesso Gardella, la ricostruzione viene attuata riproponendo nelle linee essenziali l’originale leggera veneziana, controllando però l’illuminamento naturale e artificiale in base a norme aggiornate per la conservazione ed esposizione di opere d’arte. Poste al di sotto dei grandi lucernari, lamelle di alluminio a V, facilmente pulibili e smontabili, lasciano libere le aree lungo le pareti delle sale: la luce arriva così ai materiali esposti riflessa e diffusa dalle bianche falde delle coperture. La mostra, pensata come itinerante, è allestita molto semplicemente, con un deciso impianto grafico: al piano rialzato è scandita sulle pareti delle sale, al primo piano si appoggia a pareti provvisorie. Nella sala d’ingresso – quasi un omaggio alla città di Milano – sono messi a confronto il primo e l’ultimo dei 22 progetti presentati, entrambi per piazza del Duomo: la torre Littoria del 1934 e la ristrutturazione della Metropolitana Milanese del 1988. Da qui il percorso muove a ritroso nel tempo, dai disegni per la stazione di Lambrate del 1986 all’ampliamento di villa Borletti del 1935, alla ricerca dei momenti più significativi e delle radici del cammino progettuale di Gardella. Di ogni progetto, segnalato in apertura con una gigantografia, vengono esposti (ove possibile) disegni originali, riproduzioni, fotografie di Gabriele Basilico – quasi una mostra nella mostra – sono raccolte sulla balconata che, dal primo piano, si affaccia sulla sequenza delle sale.