allestimento dello showroom CASSINA via Durini MI

Dopo sporadiche relazioni con l’azienda, Castiglioni riceve nel 1987 un incarico di rilievo da Cassina: intervenire nel negozio milanese in via Durini, dove avevano precedentemente operato Mario Bellini, Vico Magistretti e, nel 1985, Clino Trini Castelli. Il “padiglione della luce grigia”, voluto da Trini Castelli, è uno spazio centrale coperto da una cupola di metallo riflettente. Come il fondo dell’occhio di un felino, tutti i raggi luminosi che lo colpiscono sono rimandati alla fonte e, a seconda dell’intensità della luce, generano ambienti e colori particolari, connotati da una luce fredda che offre la stessa impressione percettiva della penombra. Il manifestarsi di nuove esigenze mette in gioco la sapienza espositiva di Castiglioni, che studia un sistema di illuminazione integrativo, valorizzando l’involucro originale con la sua magia luministica. Sotto la cupola, file di diffusori tronco-conici in plexiglass stampato, trasparente nella parte superiore, sono montati su barre metalliche mantenute orizzontali da sottili cavi tesi, inclinati dal centro della raggiera alla cupola, e da segmenti verticali. Quando tutto è acceso la leggera struttura metallica scompare e sull’immensa volta appare un grande lampadario esploso e si proiettano sequenze di punti luminosi: la luce costruisce così pienamente lo spazio. Un gioco di intarsi che ridisegna il parquet e una serie di pareti modulari su ruote completano l’intervento.