Progetto totale – ristrutturazione Camera di Commercio di Milano 1958 (2014)
La Fondazione ha voluto realizzare dal 13 marzo al 31 luglio 2014 una specifica mostra su di una delle architetture più significative eseguite dai Castiglioni,
la ristrutturazione della Camera di Commercio di Milano.
Nel 1952 Achille e Pier Giacomo Castiglioni ottennero l’incarico per ristrutturare l’intero palazzo della Camera di Commercio in parte distrutta dai bombardamenti del 1943.
La progettazione e la ristrutturazione avviate nel 1953 terminarono con l’inaugurazione nel 1958.
L’attività di ristrutturazione fu particolarmente complessa sia per quanto riguarda la realizzazione degli spazi operativi (salone mercati, mercato grani, salone per il pubblico, sala conferenze, ecc.) che per la realizzazione dei locali della direzione del primo piano, dove hanno trovato spazio alcune opere artistiche appositamente eseguite a questo scopo (la statua in bronzo di S.Ambrogio nell’atrio dello scultore Mario Negri, la vetrata del primo piano di Cristoforo De Amicis, il “concetto spaziale” di Lucio Fontana nella galleria delle conferenze oltre ai quadri del Previati che sono esposti nella sala Consiglio).
Inoltre A. e P.G. Castiglioni hanno per questo progetto appositamente disegnato anche alcuni oggetti di arredo.
Pertanto questo progetto si configura come un “progetto totale” dove i progettisti sono intervenuti operando su tutti gli aspetti della ristrutturazione.
Dopo un’attenta e complessa revisione del materiale d’archivio presso la stessa Camera di Commercio e presso l’archivio della Fondazione Achille Castiglioni si è deciso di realizzare una mostra che percorresse tutto l’iter progettuale di ristrutturazione partendo da quello murario fino ai dettagli degli arredamenti.
La mostra è stata così articolata:
A)
Nell’atrio dell’ingresso della Fondazione verrà posizionata una gigantografia rappresentante la facciata della Camera di Commercio (lato via Meravigli) questo per introdurre il visitatore all’oggetto della mostra e fornirgli anche le informazioni su come successivamente ha la possibilità di visitare le opera d’arte custodite presso la sede della Camera di Commercio.
La facciata principale su via Meravigli è opera del 1880 degli ingegneri Ponti e Bordoli con aggiunte dell’architetto U.Stacchini del 1943.
Questa è stata in gran parte danneggiata dai bombardamenti, pertanto l’opera di ristrutturazione si è realizzata principalmente nel sostituire ai due ordini di finestre arcuate preesistenti tre ordini di finestre (con l’aggiunta di un terzo piano).
Sono stati invece conservati e ricostruiti la trabeazione tra il piano terra e il primo piano, i tre balconi, tutti i portali a piano terra comprese le colonne abbinate e il cornicione di gronda con il fregio, le mensole e i rosoni.
B)
Nella prima sala (a dx – detta sala dei tecnigrafi) saranno realizzati 3 “tamburi” rotanti sui quali saranno posizionate le copie dei documenti che sono stati recuperati nell’archivio.
Ciascun tamburo porterà i documenti di uno dei tre piani principali, per ciascun piano saranno mostrati: i disegni di progettazione, le foto della ristrutturazione dai danni bellici e il completamento dei locali e degli arredi.
Questo ha lo scopo di mostrare il passaggio dal piano progettuale fino alla realizzazione dei locali e la sistemazione degli arredi, stigmatizzando gli aspetti più significativi.
Sempre in questa stanza saranno visibili i campioni dei marmi che sono stati utilizzati per le pavimentazioni e la decorazione di alcune sale della Camera di Commercio.
C)
Nella sala dei prototipi saranno esposte le “maquette” realizzate per evidenziare alcune locali, l’androne d’entrata e la scala principale e parte dell’auditorium.
Infatti, dal portale principale al piano terra si accede al grande atrio da dove parte la rampa dello scalone d’onore.
Sull’asse della corsia di porfido dell’ingresso è collocata la scultura in bronzo rappresentante S.Ambrogio.
Questi modelli permetteranno ai visitatori di visionare tridimensionalmente la ristrutturazione del 1958 e qualora volessero recarsi presso la Camera di Commercio la differenza con quanto ristrutturato nel 2001.
Sempre in questo locale sarà anche esposto il bozzetto, in gesso del S.Ambrogio collocato nell’androne d’ingresso (il bozzetto è gentilmente imprestato dalle figlie dello scultore M.Negri che lo ha realizzato).
D)
Nella sala “dello specchio” saranno presentati una parte degli arredi realizzati ad hoc per la Camera di Commercio, in particolare saranno presentate le poltroncine “BABELA” e come richiesta alla Camera di Commercio, una delle scrivanie progettate per gli impiegati (presente nella cantina della Camera di Commercio) così come due mobiletti porta-telefono che sono stati disegnati in due versioni, una in legno per gli uffici della direzione e l’altra con struttura in ferro per gli altri uffici (anche questi fanno parte della nostra richiesta di prestito).
La poltroncina Babela (oggi rieditata con struttura in legno dall’azienda Tacchini) sarà presentata nelle due forme: l’originale di cui la Fondazione possiede due esemplari con struttura in ferro e imbottitura in tessuto e quella rieditata in legno, sempre in tessuto, ma ci permettono di evidenziare la possibilità di impilarle, cosa che permetteva di liberare la sala delle conferenze distribuendo questi arredi secondo le necessità.
La presentazione di questi arredi riteniamo che sia un momento importante per evidenziare come questi oggetti siano ancora interessanti dal punto di vista progettuale.
E)
Infine, nella sala riunioni della Fondazione sarà ricreata la sala consiglio della Camera di Commercio con una copia della lampada sali-scendi disegnata appositamente per questo locale (realizzazione odierna da parte di Stilnovo), inoltre per rendere più simile alla realtà, nella stanza si dovrebbe esporre anche la copia del quadro del Previati (il cui originale è nella sede della Camera di Commercio e di cui dispongono di una copia), in particolare questa copia ha la cornice originale disegnata dai Castiglioni, per cui anche per questo si è chiesto il prestito.
Sempre in questo locale, per render maggiormente partecipi i visitatori, questi troveranno sul tavolo della sala riunione della Fondazione alcune copie delle documentazioni originali (lettere, schizzi, disegni) che permetteranno di approfondire ulteriormente alcuni aspetti del lavoro di ristrutturazione.
Il nostro scopo, quindi, è da una parte mostrare una serie di documenti inediti e dall’altra presentare alcuni oggetti sconosciuti o copie realizzate in tempi successivi, ma soprattutto ricreare un ambiente il più possibile vicino all’originale.
Questo permette differenti chiavi di lettura, una più superficiale che vuole coinvolgere il pubblico portandolo nell’ambiente che era stato creato dai progettisti, la seconda vuole, invece, essere per gli “addetti ai lavori” ovvero fornire a questi alcune informazioni documentate sulla realizzazione del progetto di ristrutturazione e dei rapporti fra progettisti e committenza.