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1998

mostra “il motore della moda” Firenze

allestimento della mostra “il motore della moda”stazione
Leopolda FI (con G.Cavaglià , grafica I.Lupi)

 

“Un libro che porta lo stesso titolo dell’esposizione ha anticipato la mostra – dichiarano Achille Castiglioni, Gianfranco Cavaglià  e Italo Lupi in “Domus”, 1998, 803 – e ne ha costituito l’ossatura, con la sua efficace sintesi di immagini, prospettive e analisi sulla moda. Dunque una mostra critica sulla moda, che si esprime per immagini e scritti metaforici ingigantiti, e non per esposizione di oggetti fisici. Si è così giocato, nell’immaterialità delle cose da esporre, sul tavolo della grande semplicità simbolica rappresentata da un lungo percorso di forte impatto drammaticamente prospettico, lungo – nella sua interezza – 150 metri per 7 di altezza, tutto risolto con teli sospesi vivacemente decorati da scritte e immagini”. Drappi appesi nella piazza antistante segnano l’arcata d’ingresso all’esposizione. Il percorso si organizza a U, intorno alla parete rettilinea grigia scura che riveste la struttura centrale di sostegno, sempre metallica, alleggerita da una scritta a tutta altezza, contrappuntata in alto da piccole lettere al neon e in basso a alcuni monitor. A destra e a sinistra della parete, lo spazio è chiuso da diaframmi obliqui – ipermontaggi di immagini e testi, riprodotti su tela e sollevati tramite carrucole su cavi, tiranti a terra sul retro-, che restringendosi allungano la prospettiva. Nel buio del grande volume, l’illuminazione gioca per contrasto con la parete frontale scura. Il percorso svolta sul fondo con uno snodo stellare, nella sala con 5 grandi schermi, contrapposto allo spazio per proiezioni d’arte, organizzate da Emi Fontana. A terra, piani inclinati ospitano l’apparato didascalico, mentre tavoli retroilluminati realizzati da Nancy Martin integrano la narrazione del tema.